Il progetto “Risk Communication and Social Mediation – Strategie per una migliore informazione ambientale” nasce con l’intento di accorciare le distanze tra cittadini, istituzioni e territorio e coinvolgere strati sempre più ampi di popolazione nel del complesso sistema di informazioni che circolano in tema sociale e ambientale. Realizzato dalla Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata (FARBAS), il progetto si articola in tre “sottoprogetti.
Il primo “sottoprogetto” è “Digitalizzazione dei servizi ambientali e sociali”. Si propone di offrire un servizio su misura per i cittadini e consiste nell’implementazione di “Publicapp”, un’applicazione che può essere istallata gratuitamente su tutti gli smartphone. L’utente in possesso dell’app può selezionare alcune aree tematiche di interesse e ricevere informazioni aggiornate da parte degli enti che si autenticano sulla piattaforma. Il cittadino riceve in tempo reale una notifica sul dispositivo mobile ogni volta che le informazioni sulle attività e le comunicazioni da parte dell’ente vengono aggiornate. Inoltre, con il servizio di geolocalizzazione, sarà possibile individuare e scegliere le aree geografiche regionali di interesse, in modo da ricevere segnalazioni georeferenziate, gestire informazioni personalizzate sulla viabilità, informare sul monitoraggio ambientale e sulle emergenze in corso con estrema precisione. “Tappando” sul proprio cellulare l’icone “Sondaggi” sarà possibile mettere in atto una partecipazione attiva, con lo scambio di opinioni e informazioni reali sul territorio.
Il secondo “sottoprogetto” è “Lucania Natura Madre”. Puntando al raggiungimento della consapevolezza ambientale da parte delle giovani generazioni di studenti lucani, il progetto ha come target la scuola e, con la supervisione del comitato scientifico di FARBAS e con la collaborazione del Provveditorato agli Studi, coinvolge le scuole medie di tutti gli Istituti Comprensivi del territorio lucano, per un totale di circa 900 studenti. Il progetto coinvolge gli studenti nell’ideazione, sviluppo e redazione di un prodotto “artistico” che racconti le risorse ambientali della Basilicata e, con l’approfondimento di temi specifici e la rappresentazione delle principali criticità territoriali, ne favorisca una conoscenza più accurata ed una percezione più consapevole. In particolare il prodotto realizzato dalle scuole può essere un cortometraggio, un racconto, un reportage, un foto-racconto o una rappresentazione teatrale. Le scuole partecipanti sono invitate a seguire un corso formativo sull’ambiente, realizzato in alcune zone definite del territorio lucano. L’ultima fase del progetto è caratterizzata dalla premiazione dei migliori lavori presentati, con un evento ad hoc per la consegna dei premi finali. Il sito internet della Fondazione Osservatorio Ambientale (www.farbas.it) è il contenitore nel quale attingere tutte le informazioni riguardanti le diverse fasi del progetto e le opere realizzate dagli studenti.
Il terzo “sottoprogetto” è “Comuninmare” – Comunicare ed Informare lo Stato del Mare. Questa idea progettuale scaturisce dall’esigenza di portare a conoscenza la comunità regionale, in particolare i residenti dei territori costieri, dello stato di qualità della balneazione delle acque costiere lucane, con particolare riferimento agli ambiti prossimi agli sbocchi naturali e artificiali che caratterizzano principalmente il sistema costiero jonico. L’attività di studio e ricerca si colloca su due piani differenti che convergono verso un comune obiettivo di trasparenza ed efficacia dell’informazione. Un primo piano consiste nell’individuazione e applicazione di modelli avanzati di simulazione della dinamica di macro inquinanti in prossimità degli sbocchi costieri naturali ed artificiali, già per definizione non idonei alle attività di balneazione, ai fini della stima delle zone costiere (spiagge) da interdire alla balneazione, ai sensi del quadro normativo esistente. Un secondo piano si concentra sulle modalità di informazione e comunicazione diffuse e approfondite sulla base dei dati misurati e simulati, al fine di soddisfare il desiderio della popolazione, stanziale e vacanziera, e degli operatori dei settori connessi alla valorizzazione delle risorse culturali, naturali ed ecosistemiche delle coste e delle attività turistico-ricreative ad esse collegate, di ottenere questo tipo di informazioni. Il prodotto finale, oltre a pacchetti incontri e confronti face to face con le comunità locali e gli operatori economici, si traduce nel popolamento in continuo di un’area del portale della Fondazione Osservatorio Ambientale dedicata alle aree costiere e alle problematiche naturali ed antropiche che caratterizzano gli ambiti jonici e tirrenici della regione.
In corso
Dott. Giovanni MUSSUTO FARBAS – Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata |