Il Parco Nazionale del Pollino comprende 192.565 ettari di terreno a cavallo tra Basilicata e Calabria. Si estende dal mar Tirreno allo Jonio, da Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, dai Piani di Campolongo, di Novacco e di Lanzo ai Piani del Pollino, dai fiumi Argentino e Abatemarco alle gole del Lao e del Raganello, ai torrenti Peschiera e Frido. La catena montuosa, che fa parte dell’Appennino meridionale, vanta le vette più alte del Sud Italia che rimangono innevate per un lungo periodo, dal mese di novembre e al mese di maggio, con lo sciogliersi della prima neve. Il favoloso Parco del Pollino, grazie alle sue preziose ricchezze e bellezze che gelosamente custodisce è oggi considerato l’area protetta più estesa d’Italia.

Numerosi i Santuari mariani e le Chiese che gravitano in questo territorio così vasto, luoghi di culto che rappresentano un patrimonio religioso e culturale che si affianca a quello naturale del Parco. Il progetto “Cammino Mariano Pollino”, realizzato dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, si propone di creare un percorso stabile, tra natura e cultura religiosa, attraverso i luoghi mariani della fede, localizzati nel territorio considerato. Un cammino che si estende per alcuni chilometri, in cui sono state intercettate numerose Chiese: la Chiesa Madre, dedicata a Maria SS degli Angeli di San Severino Lucano, la Chiesa dedicata a Maria SS dell’Abbondanza nella frazione di Mezzana (San Severino Lucano), il Santuario Madonna Del Pollino nella frazione di Mezzana (San Severino Lucano), la Cappella di San Pasquale nella frazione di Prastio (Viggianello), la Cappella dell’Assunta a Viggianello.

Su questo itinerario, percorribile a piedi, in bici o a cavallo, attraversando i centri storici dei comuni, sono previsti interventi di ripristino di sentieri, realizzazione della segnaletica e dei servizi necessari a favorire e tutelare il viaggio dei pellegrini. Le scelte progettuali, considerando la localizzazione dell’intervento, mirano ad un adeguato inserimento nel territorio, al fine di preservare l’ambiente naturale. Per queste ragioni, impiegando i criteri dell’ingegneria naturalistica, è stato escluso l’uso del cemento o altri materiali non naturali. È previsto il recupero di ricoveri, casupole, ovili abbandonati, case rurali, ruderi e la realizzazione di adeguate infrastrutture e servizi per offrire alloggio ai pellegrini e ai cavalli, agli asini, alle biciclette utilizzate come mezzo di trasporto.

Il tutto nell’ottica della promozione del territorio, sia da un punto di vista religioso che turistico, favorendo l’attuazione di politiche attive per l’occupazione di giovani e fasce deboli, in una prospettiva di sviluppo locale, potenziando e migliorando il territorio e creando reti di collaborazione tra Enti Locali, Diocesi e aziende operanti nel settore del turismo eco-sostenibile, dell’agricoltura (produzione e diffusione di prodotti enogastronomici locali) e dell’artigianato.

Goal SdGS
Stato del Progetto

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Promotori
Responsabile

Dott. Domenico PAPPATERRA
Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino