La rapidità dei cambiamenti climatici e l’acuirsi di fenomeni meteorologici estremi, a cui stiamo assistendo negli ultimi anni, rendono necessaria e urgente una politica di monitoraggio e gestione del patrimonio forestale, al fine di prevenire e ridurre i rischi derivanti da questi mutamenti, prima che i processi degenerativi delle specie diventino irreversibili. Le piante sono infatti molto sensibili al clima e ne rivelano le variazioni.

Il progetto di “Telerilevamento Ambientale”, ideato e realizzato dall’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val D’Agri e Lagonegrese, si basa sulla realizzazione di un modello di monitoraggio per il controllo dello stato di salute della copertura vegetale e per la comprensione dei fenomeni, generati dall’intervento dell’uomo, che inducono effetti di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Attraverso l’installazione di dieci stazioni tecnologicamente avanzate di telerilevamento, in punti strategici di nove comuni dell’area di competenza del Parco (Abriola, Anzi, Calvello, Castelsaraceno, Lagonegro, Marsico Nuovo, San Chirico Raparo, Sarconi, Viggiano), è possibile rilevare una serie di parametri microclimatici e meteorologici che vengono poi trasmessi ad un server centrale, per poi essere codificati, elaborati e resi disponibili per la consultazione all’interno del Sistema Informativo dell’Ente Parco.

La raccolta e l’analisi sistematica di questi dati rappresenta la base per la creazione di archivi di dati climatici, confrontabili tra loro nel tempo e finalizzati al potenziamento delle reti di monitoraggio e controllo già esistenti in regione, anche per individuare azioni di ripristino efficaci, tenere sotto controllo i fattori che indirettamente influenzano la salute della vegetazione, tutelare gli ecosistemi e di puntare alla conservazione del ricco mosaico paesaggistico presente nel Parco e, più in generale, nell’intera regione.

La rete di Telerilevamento diventa quindi un supporto indispensabile per tutti gli Enti regionali che si occupano di tutela del territorio, ma anche per gli esperti del settore, ingegneri, geologi o agricoltori, che possono trarne beneficio per la loro attività lavorativa. L’accessibilità ai dati ambientali a tutti i cittadini ne garantisce inoltre l’assoluta trasparenza.

L’integrazione del progetto di Telerilevamento Ambientale con altri progetti dedicati all’ambiente, come il progetto SIMBA (Sistema Integrato di Monitoraggio dei Bacini idrografici), consente di ottenere una dettagliata “fotografia” dello stato di fatto della copertura vegetale del territorio del Parco e il conseguente quadro delle tendenze evolutive del patrimonio forestale regionale, anche per individuare e programmare una serie di importanti interventi per la tutela dell’ambiente.

Il progetto, durato un anno, si è concluso a giugno 2017. Le attività non si sono fermate: i dati raccolti, disponibili sul sito web dedicato, possono essere utilizzati in diversi ambiti. L’implementazione della rete di Telerilevamento Ambientale può trovare utile applicazione nei settori dell’agro-meteorologia, della protezione civile e ingegneria civile, e ancora della sicurezza dei trasporti, del monitoraggio del rischio di incendi e delle discariche abusive (interrate e a cielo aperto).

Goal SdGS
Stato del Progetto

Concluso

Media
Promotori
Responsabile

Dott.ssa Margherita TRIUNFO
Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese