Sostenibilità, filiera corta, e un occhio attento al patrimonio delle erbe officinali per una regione che può e deve ripartire dal mondo dell’agricoltura. Se ne è parlato mercoledì a Lauria nel convegno organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) in collaborazione con il Comune di Lauria, il Comune di Castelluccio, l’Istituto Alti Studi Mediterranei (IASEM), l’ALSIA Basilicata, Masseria Melodoro e EVRA, dal titolo “Territorio e sviluppo sostenibile. La cooperazione e le ricchezze naturali della regione”. All’evento hanno preso parte sindaci di Lauria e Castelluccio Inferiore, Angelo Lamboglia e Paolo Francesco Campanella, Francesco Forte e Francesca Scannone della Fondazione Eni Enrico Mattei, Giuseppe Papaleo, Presidente dello IASEM, Aldo Auferio, Presidente della Coop. Sociale Masseria Melodoro, Egidio Salamone per Evra e Domenico Cerbino dell’ALSIA Basilicata. Un dibattito vivo che ha posto al centro la rete di sinergia tra nutraceutica, alimentazione, agricoltura, visione euromediterranea innovazione e sviluppo sociale, con un occhio attento e un invito alle istituzioni a una più attenta collaborazione e visione sui temi preposti. La filiera delle erbe officinali, con Evra che ha posto il focus sulla programmazione di un nuovo impianto per entro fine anno che consentirà di raddoppiare la produzione, affermando però che solo il 15% del prodotto primario viene preso dal territorio, per una buona pratica che va diffusa e portata a conoscenza di tutti. Alsia ha puntato i riflettori sul tema territoriale del fare rete, con Cerbino che ha denunciato come sul nostro territorio numerosi agricoltori, ma anche tanti trasformatori locali non siano propensi ad utilizzare i prodotti locali utili a sviluppare filiere, annunciando inoltre che dopo il censimento della biodiversità si avvierà il censimento dei patriarchi degli alberi da frutto. L’esempio della Masseria Melodoro, che attraverso la cooperazione di ragazzi diversamente abili ha creato progetti sostenibili non solo in campo agricolo ma anche in nuove sperimentazioni, e con l’obiettivo di avviare un nuovo progetto attraverso la gestione di 15 ettari di terreno messi a disposizione dal comune di Castelluccio inferiore. La visione euromediterranea dello Iasem di una Basilicata che possa rilanciarsi attraverso l’apertura verso altri Paesi, o l’enogastronomia lucana e la dieta mediterranea del progetto e-nutrition, con la progettazione sostenibile e “protettiva “ proposta da Anaca. A conclusione, la sfida accettata dai sindaci di Lauria e Castelluccio, nel credere fortemente nella sinergia di questi progetti per la crescita del territorio, ripartendo dalle tipicità, dallo sviluppo agricolo e territoriale e una propensione attenta e oculata nel fare rete e creare possibilità.
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G. Bloisi per “La Nuova del Sud”