“La formazione e l’istruzione scolastica di secondo grado in agricoltura, settore trainante per l’economia regionale, va necessariamente attenzionata nelle operazioni di dimensionamento scolastico in atto, per preservare l’autonomia degli Istituti Agrari. Lo sostengo coerentemente e conseguentemente con le azioni, che la politica regionale ha messo in campo, di attenzione ai giovani con formazione specialistica di settore, come questa per la vinificazione che prende oggi avvio.” Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia chiudendo i lavori del convegno organizzato per fare il punto sul ruolo dell’istituzione agraria, su quello del Consorzio della DOC del Grottino di Roccanova e sulle potenzialità del turismo enogastronomico, in occasione dell’inaugurazione della Cantina Sperimentale di Microvinificazione presso la sede di Sant’Arcangelo dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale “Giustino Fortunato”, diretto dal Dirigente Scolastico Rocco Garramone.
“Il progetto del Laboratorio Cantina Sperimentale – ha dichiarato il Presidente Pittella all’apertura del convegno – che oggi si inaugura e che con lungimiranza prova a mettere insieme il mondo della scuola e della ricerca nella relazione con i giovani e con una specializzazione professionale immediatamente utilizzabile nel comparto vitivinicolo lucano, è testimonianza della politica del fare. Occorre puntare sulla formazione superiore che vede nell’agroalimentare, settore in crescita, grandi opportunità di sviluppo. L’istruzione agraria è un tassello importante per la Basilicata. Pertanto mi impegnerò a verificare, con l’Assessore alle Attività Produttive e Formazione Cifarelli e con l’Assessore all’Agricoltura Braia, le condizioni necessarie perché gli istituti agrari non perdano centralità.”
“E’ arrivato il momento per la Regione Basilicata – ha dichiarato poi Braia – di prendere un impegno forte con il mondo scolastico e universitario che ha relazione con i comparti agricoltura e turismo, perché proprio dal legame tra agricoltura, enogastronomia di qualità e identitaria di un territorio, oltre che dal turismo, passa lo sviluppo economico della regione, su cui costruire solide basi”
La cantina di microvinificazione presso l’istituto professionale, che nasce all’interno del progetto “Campus della Biodiversità” realizzato nell’ambito del protocollo di intesa siglato tra Eni e Regione Basilicata del 2014, è un esempio straordinario di opportunità di crescita congiunta dell’innovazione e della ricerca del settore vitivinicolo in Basilicata, che diventa laboratorio di formazione pratica con gli studenti e le studentesse, futuri agrotecnici di Basilicata, ma soprattutto erogazione di servizi per la comunità. Gli studenti potranno fare sperimentazione pratica guidata e l’Istituto diventa così un fondamentale punto di riferimento dell’intera direttrice del nuovo comparto vitivinicolo della Basilicata meridionale, rappresentato, in termini geografici, dalla DOC “Grottino di Roccanova”, dalla DOC “Terre dell’Alta Val D’agri” e dalla “DOC Matera” con cui si stabilizzeranno rapporti di collaborazione anche tecnico/scientifica e programmi comuni per il miglioramento dei vini dell’intero comparto.
Costruire un sbocco professionale per il comparto e per il territorio, di assoluto valore ed importanza, attraverso giovani diplomati che avranno maturato esperienze nella cantina e nel settore vitivinicolo e che potrebbero inserirsi nel mondo del lavoro con successo e professionalità è una strada perfettamente in linea con la scommessa sull’imprenditoria giovanile in agricoltura che la politica regionale, attraverso i bandi del PSR Basilicata 2014-2020, con dotazione finanziaria complessiva di 24 milioni di euro, ha messo in campo. Ad oggi, infatti, sono 363 i primi nuovi insediati, per i quali il binomio giovani/scuola e formazione specializzata, unito alla progettualità innovativa, è diventato la chiave di volta di premialità importante per il sostegno automatico di 60/70 mila euro e quindi per il cambio di passo del comparto negli anni a venire.
Il progetto ha potenzialità di formazione professionale specialistica enormi, frutto dell’intensa collaborazione tecnico-scientifica tra i Consorzi di Tutela delle DOC, i GAL e le amministrazioni comunali dell’area, oltre che con il CRA-Unità di Ricerca per la Viticoltura, e prova ad armonizzare anche la domanda di tecnici specializzati proveniente dalla base produttiva, attraverso un’attività innovativa nel settore vitivinicolo.
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